Il carisma del profeta

Su ali d'aquila

Domenica 27 novembre - Terza di Avvento (A)


Che cosa siete andati a vedere nel deserto?

La domanda che Gesù pone alle folle che ascoltano non è scontata. Era oramai consolidato che in Israele sorgessero dei profeti. Alcune volte questi creavano scompigli, altre volte i loro gesti, dopo una soppressione da parte del potere religioso di allora, sparivano.

Giovanni come dice il Vangelo si trova in carcere, e quindi sembra che la sua storia, come quella di tanti altri falsi profeti, sia destinata a concludersi. E invece no: Giovanni continua ad avere discepoli, la sua domanda provocatoria verso Gesù è segno di una fede che cresce, di una fede che è in ricerca. Sei tu colui che deve venire, o dobbiamo aspettare un altro?

Questo è il primo segno che dice che Giovanni vive il carisma del profeta. Il profeta è uomo della ricerca, uomo che si pone continuamente domande, che non da nulla per scontato.

E la risposta che Gesù dona a Giovanni non è questa nemmeno scontata: in Gesù si avvera la pienezza della Parola di Isaia, la pienezza di quella gloria che inonda ogni uomo e donna, di quella gloria che trasforma l’aridità del deserto in un giardino fiorito, che trasforma la vecchiaia e la stanchezza in una nuova occasione di vita e speranza. In Gesù si ha la piena vittoria dell’uomo sulla morte, della vita sulla morte!

Il profeta è uomo dell’attesa, uomo della speranza, uomo che richiama alla verità. Uomo che non guarda solo a chi viene da lui, ma a tutti, come ci ricorda Paolo. Paolo che soffre perché il suo popolo, il popolo della sua origine non riconosce i segni della venuta del messia, non riconosce i segni della presenza viva di Dio. Soffre e spera, soffre e prega, mai si arrende.

Giovanni il Battista diventa quindi per noi e per la nostra fede una provocazione continua a non arrenderci mai nella ricerca del volto di Gesù, ma anche a saperlo comunicare agli altri con la nostra stessa vita. Il Signore non ci chiede una vita perfetta, ma una vita vera, una vita che non ha paura di scavare e di conoscersi, che non ha paura di mettersi in mezzo tra il Padre e noi, che non ha paura di sperare e di camminare sulla via Santa: la vita incontrata, amata e redenta da Cristo! Questa è la via del Natale, la via del nostro Natale, via per una rinascita della speranza, per una rinascita della nostra fede. 
 

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